Sava, memento

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“Hai mai visto tu una cosa più bella?”
Le ripeteva il Diavolo all’orecchio:
La parola le porgeva uno specchio;
Non c’è frase più viscida di quella.

 

“Mordi la mela! e sarai l’unica.”
Grande la tentazione: ha prevalso,
L’amore vero ingannato dal falso:
Il Serpente inganna, Dio giudica.

 

E tu che a questo sei sopravvissuto,
Adesso hai gli occhi di tuo padre
Che ti è stato anche fratello e madre;
Hai ricevuto quello che hai voluto.

 

E forse adesso è troppo ciò che senti,
Gli occhi tuoi vedono forse il vero,
Ma oggi accendi il suo ottavo cero,
E a volte di questa scelta ti penti.

 

Ma che Celeste non chieda lo stesso!
In caso prima del tempo tu morissi
Su di lei starai coi tuoi occhi fissi:
Ieri, oggi, domani, e anche adesso.

 

Un angelo viene da te, ti abbraccia
E ti chiede un imperativo aiuto:
Sparisce, e dopo resti lì muto:
Scoppi a piangere, ti copri la faccia.

 

Qualcosa senti muoversi nel cuore,
In tanti te l’hanno tolto il sorriso.
È un po’ come se ti avessero ucciso:
Perché il sorriso è vita, è amore.

 

Hai pregato per loro, risparmiati
Sono stati di fronte a morte certa.
Ha valore una vita sofferta
Perché impregnata di vizi sbagliati.

 

Ma ora dove vivi? Sotto terra?
Persino l’acqua ti è stata negata;
E la tua schiena è stata spezzata
Dal peso che la mente umana aberra.

 

Le spalle curve, una volta ritte,
Si sono piegate: usate, stanche.
Ricordo quand’eri il re delle panche,
Mentre ora collezioni sconfitte.

 

Lo sguardo resta incollato al cemento,
Il vento ti guida sulle correnti.
Ti auguro di non morire di stenti:
Per tua figlia, sorridi, memento.

December 2015

 

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