Inno al Seminario

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Il mio caro seminario, in preda ai folli sei caduto
Che fumano e bevono lì dove altri hanno studiato,
Ch’ammazzano e rubano lì dove altri hanno vissuto,
Che pisciano e cagano lì dove altri hanno amato.

 

Mi son chiesto se la pietra possa parlare,
La risposta ora è chiara, ai miei occhi è davanti:
Lei non potrà mai parlare, però lei può amare
E la amo pure io e l’hanno amata in tanti.

 

Formidabile luogo custodisci i miei ricordi,
Custodisci la purezza, pur essendo sudicio.
Ti assaltano ogni giorno tutti i ladri e tutti i corvi
E quando fa brutto accogli anche il cane fradicio.

 

Bussano alle tue porte e se non apri subito
Ti sfondano i vetri, ti scrivono sui muri.
Se c’era qualcosa liscio, ora tutto è ruvido,
Ti usurpano senza che nessuno se ne curi.

 

Ti ho voluto bene, anche se sei solo pietra,
Tu mi hai accolto standomi accanto.
T’ho amato e rispettato, questa cosa è più che certa,
A dipingerti fui io il primo, quale incanto!

2013

 

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