Con la coscienza che non sarà per sempre
Cammino lungo il sentiero in fronte a me
Due mazzi di fiori mi porto sopra il ventre
Uno per la mia sposa e l’altro per me
Per il sentiero lunghi anni ho camminato
Eppure così in fretta trascorsi se ci penso
Nel pensiero in un istante ho sognato
Le malefatte l’odio il dolore senza senso
Come un disco rotto mi intima una voce
Lavora ancora un poco lavora un po’ di più
Sin da quando nato avevo pronta una croce
Per spezzarmi la volontà e appendermi su
Non so se il primo mazzo avrò mai a chi darlo
Ma so che il secondo lo terrò con la destra
Anche ferito dalle spine non intendo lasciarlo
Finché non dormiente lo accosterò alla testa
Appassiranno i mazzi a ritmo degli anni
Appassirò anch’io vizioso e consumato
Dal temporale che mi ha colto senza panni
Dalla tempesta che ho nel petto turbato.
September 2019