Sulle rive de’ miei sogni sto disteso sulla spiaggia
E guardando all’orizzonte vedo scendere la Luna.
Così bella, così bianca: quella luce m’incoraggia
E mi tuffo dentro l’acqua per salvare lei ch’è una.
Il suo bianco s’appoggia sopra il filo del salato
Deserto di acqua nera, e piano piano inizia
Ad immergersi nel mare: “Mio Dio! – ho urlato –
Te ne prego, fai qualcosa, che la morte è propizia.”
Nuoto, nuoto, nuoto invano: il deserto è infinito.
Per quanto possa sforzarmi non arrivo a sfiorarla,
E mi fermo a guardarla, e piango ormai sfinito.
“Se solo potessi ancora per un attimo abbracciala
Io darei ogni cosa: per me nulla ha valore
Se dentro sono vuoto.” Non ha senso aggrapparmi
A nulla in questo mondo se mi è tolto il calore
Delle sue mani fine intente ad accarezzarmi,
Delle sue labbra rosse che mi vogliono baciare,
Dei suoi capelli ricci che mi sfiorano il cuore,
Della sua carne bianca che non smette di vibrare,
Delle sue occhiaie nere quand’è pessimo l’umore.
Io rimango sempre accanto alla Luna mia
Che se questa notte annega, sorgerà domani ancora.
Nel cuore della notte mi tiene compagnia;
E quando il Sole splende io la bramo ogni ora.
January 2014