Amo la solitudine, che aria che si respira
Quando nessuno me la toglie, nessuno mi disturba.
E standomene da solo, nessuno con me s’adira,
Immerso nel silenzio soltanto il vento mi turba.
E quale gioia immensa non dovere ascoltare
Nessuna voce umana estranea alla mia.
E quale gioia immensa non dover sopportare
L’assillante presenza di ignoranza e follia.
Chiudo gli occhi e ascolto: il mio cuore che parla.
Quale estasi lasciare il mio corpo e volare,
Osservare da fuori la mia vita e lasciarla
E abbandonare tutto, senza fretta di tornare!
Il mio corpo è in coma, è disteso sul divano
Mentre il mio pensiero fluttua e scappa via,
E lui corre di continuo, ma è tutto quanto invano,
Pensa di non ritornare, ma purtroppo è pazzia.
Prima o poi sarà costretto a ritornare indietro,
Rientrare in questo corpo quando verrò disturbato
E invece di potere volare come uno spettro,
Ai doveri, alla materia, alla carne è ancorato.
2013