Alienata con la monomania del gioco

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Per dimenticare ancora, per sorridere un poco
Mi consacro all’evasione immergendomi nel gioco.
Che io vinca, che io perda, a me non importa niente
E quando non sto giocando, sento che si squarcia il ventre.

 

Potrei anche guadagnare un’eredità, un castello
Ma sarebbe tutto invano, non mi basta neanche il cielo.
Ho bisogno di giocare, altrimenti io sto male
E quando non sto giocando, un vasto disagio sale.

 

Ma potrei anche perdere tutto ciò che io abbia
Ma tra fame e isteria, io sazierò la rabbia.
Preferirò azzardare anche i soldi per il pane
E quando non sto giocando, io soffro come un cane.

 

Troppi miei brutti ricordi sovrabbondano in testa
E qualunque cosa faccia il dolore dentro resta.
Lo riesco ad alleviare solamente pattuendo
E quando non sto giocando, il fardello mi è tremendo.

 

Azzardare è la mia vita, giocare è la mia droga,
E soltanto in questo modo la cruda mente si sfoga:
Dai timori e dalle ombre di cui sempre è gremita,
E ora che sto giocando, io mi sento infinita.

February 2013

 

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