Profana esistenza

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Dolce il pugno che ci colpì la faccia,
Soave il calcio che ci percosse il petto,
Tenue il ferro che ci fermò le braccia,
Angusta la gabbia pel cuore stretto.

 

Precipita una lacrima sul viso
E lava via l’amaro costretto,
Ma non concede nemmeno un sorriso
Al comune mortale ch’è morente.

 

L’angoscia è un sentimento preciso:
Colpisce il genio, colpisce il demente,
E mai lascia la poderosa morsa:
Avido diavolo dentro la mente,

 

Che si nutre d’una vita trascorsa
A mortificarsi con proprie mani,
Scambiando per dolce la sinistrorsa
Esistenza trascorsa da profani.

October 2014

 

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