Ora sono felice, senza un motivo vero.
Sarà la sigaretta, sarà il caffè nero.
Gioia ingiustificata che dura un momento:
Una giornata afosa: una brezza di vento.
Un granello di sale sulla cruda bistecca;
Una zampa ferita: il cane se la lecca;
E anche se per poco, la Luna ha eclissato
Il continuo dolore del povero malato.
Sorrisi occasionali m’irradiano le labbra:
Son piccole magie, mille abracadabra.
Son noccioline sparse per scoiattoli persi
In boschi senza flora, poemi senza versi.
Segrete al mio occhio, le gioie stan nascoste.
Spuntano ogni tanto come in taverna l’oste
Che prima di portare il cibo cucinato
Nutre di noccioline il povero affamato.
April 2014