Questo mare infinito
Che galleggia lì in alto
Al mio sguardo finito
Si presenta blu cobalto.
Pesa mille sfumature
E inonda l’orizzonte
Di luci e ombre scure
Sulle quali passa un ponte.
Sopra il ponte la Luna
Passo dopo passo avanza,
Invadendo la laguna
Della sua eterna danza.
L’etere che si proietta
Sopra l’acqua del Canale
Rende la più alta vetta
Dell’ Himalaya banale.
Che spettacolo divino
Che la Dea mi regala!
Dionisio col suo vino
Non potrebbe superarla.
Si appoggia, si riversa,
Si intinge nel salmastro
Profumo che il Brenta versa
Per inebriare l’astro.
E così la Dea fonde
Due mari insieme.
Appoggiata sulle sponde,
Sopra l’orizzonte preme.
Trema l’acqua, trema l’aria
Pel così grande onore,
Luna, Dea millenaria,
Splende del suo candore.
January 2014