Ogni giorno salgo sul treno della noia
E vedo volti stanchi, senza vitalità,
Senza voglia alcuna, senza alcuna gioia.
Trasudano dai pori solo modernità.
Totale apatia verso questo, quell’altro,
Non c’è più nulla in grado di darci un sorriso.
Totale apatia verso il cielo alto,
Verso i monti, i fiumi, verso il fango intriso.
Anonimi emozioni e spenti sentimenti
Riempiono cuori formidabili e vissuti,
E dentro mille fori, come mille serpenti,
Strisciano dentro noi con mille stridi acuti.
Persone dormienti, felici di dormire,
Felici di restare nascoste in soffitte.
Abbassano la testa, felici d’obbedire,
Felici di servire mille regole non scritte.
Felici dell’idea di vita che loro hanno,
Felici dell’immagine che hanno della gioia,
Felici di guarire sempre da ogni malanno,
Felici di esistere nella peggiore noia.
December 2012