L’ape vola sopra il velluto rosso
E si posa sulla complessa trama.
Del tessuto il calore l’ape brama,
Ignorando che le farà da fosso.
Ondeggia il velluto come il mare,
Naufraga l’ape sotto un cielo blu.
La coprono le onde, tirandola giù.
Rosso abisso, la inizia a spaventare.
Le zampe incastrate nel rosso pelo
Si arrendono, la rendono furiosa.
Il cuore mi pungi, ape industriosa…
Mi uccidi, su di me stendono un velo.
Dentro di me, sul mare insanguinato
Galleggiano le nostre salme unite.
In vita siamo morti, ma gioite!
In morte siamo vivi, questo è il fato.
Per il resto del tempo galleggiamo,
Naufraghiamo di era, in era.
Il tuo ago mi punge giorno e sera,
Ma per quanto tu mi punga, ti amo.
May 2015