Quando oggi per la prima volta calerà il silenzio,
Rannicchiato sui miei pensieri cadrò.
Per ora li metto via: quando non più potrò,
Li lascerò assalirmi e frantumarmi dalla fine all’inizio.
Con gravi palpebre, a fronte bassa,
Sostengo la testa pesante con le braccia:
Per tenerla fissa sul passato e la traccia
Che da anni percorre fino a oggi, e lo trapassa.
La stanchezza ora è sciolta nella tarda notte,
Palpebre lievi navigano memorie appannate
Che si rianimano dopo essere state scordate
Per anni o per decenni: dall’oblio sedotte.
Un vaso sigillato dal tempo sfuggito,
Che solo la notte cupa sa stappare,
E solo la notte mi concede di versare:
Un bicchiere di ricordi nell’oceano diluito.
Un bicchiere di cui enumero ogni goccia,
Che custodisco con l’invidia più viva:
Come il ricordo di una notte estiva
Che porto nel cuore come inciso nella roccia.
Nulla so apprezzare quanto le mie memorie:
Alcune brillanti, altre impolverate,
Dal logorio e dal tempo decolorate,
Che nel silenzio narrano le mie storie.
February 2018