Il poeta degl’infami
Che non hanno più legami
Col cielo o con la terra
E il cui cuore aberra.
L’onda purificatrice,
Che sporca come vernice,
Che investe i mendicanti
E i loro sogni infranti.
Lavavetri da parcheggio:
Può sempre andare peggio,
Ma in qualche modo infine
Si guarisce dalle spine.
Regina e prostituta,
Con la sua bocca muta
Condanna il fortunato
Che il povero ha beffato.
Il nulla e l’infinito
Che nell’aria è scolpito,
Che per secoli è vissuto
In un profondo rifiuto.
September 2014